A partire dal 18 gennaio 2017 possono essere immessi sul mercato dell’Unione Europea solo unità da diporto e componenti (serbatoi, oblò, timonerie, ecc.) conformi alla nuova direttiva 2013/53/UE. Da tale data, infatti, è cessata la “convivenza” tra la vecchia direttiva 94/25/CE-2003/44/ CE e la nuova 53, cioè il periodo transitorio di un anno entro cui barche e “accessori” potevano essere conformi all’una o all’altra disposizione normativa e venduti senza limitazioni in ambito comunitario.
Godono ancora del periodo di transizione, ma fino al prossimo 17 gennaio 2020, i motori di propulsione ad accensione comandata (AC) fuoribordo con potenza pari o inferiore a 15 kW conformi ai limiti di emissione di gas di scarico previsti dalle vecchie disposizioni, fabbricati da piccole e medie imprese. I nuovi 15 kW a norma della direttiva 53 rispondono a requisiti sulle emissioni gassose più restrittivi.
È utile sottolineare che i prodotti esistenti e già presenti sul mercato non sono toccati dalle nuove disposizioni comunitarie.